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Art director
Roberto Pansini
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Ufficio Stampa
Lucrezia d'Ambrosio
29.08.2012
La Puglia star a Venezia
Per i bookmakers inglesi Daniele Ciprì avrebbe qualche chance in più di vincere il Leone D’Oro rispetto a Marco Bellocchio. Certo, la favola nera È stato il figlio Csi ritrova dietro alle pellicole di Terrence Malick, Paul Thomas Anderson e Olivier Assayas, ma rappresenta pur sempre il primo dei tre film italiani selezionati dal neodirettore del festival di Venezia Alberto Barbera per il concorso ufficiale. Prima soddisfazione per la Puglia dove il film è stato girato e per Apulia Film Commission che, come da consuetudine settembrina, accompagna a Venezia 69 (da oggi al 8 settembre) alcuni dei suoi migliori «prodotti stagionali».
E tra questi c’è la tragedia grottesca che il regista e direttore della fotografia palermitano, autore con Franco Maresco dei corti di Cinico Tv e di gustose pellicole come Totò che visse due volte e Il ritorno di Cagliostro, ha tratto dal romanzo omonimo di Roberto Alajmo, ispirato a una storia vera avvenuta negli anni ’70 alla periferia di Palermo. Atmosfere livide e sbiadite che Ciprì ha ritrovato interamente tra Brindisi e provincia trasformando il quartiere Sant’Elia nella Kalsa di Palermo. Scenario della piccola tragedia di Nicola Ciraulo (Toni Servillo) e famiglia sconvolti dalla morte della piccola Serenella a causa di un proiettile vagante destinato a un regolamento di conti. Una sciagura che potrebbe trasformarsi in fortuna grazie al risarcimento per le vittime di mafia, la chimera che per i Ciraulo significa riscatto sociale ma che non farà che peggiorare i loro guai. È stato il figlio è una coproduzione italo francese della Passione e Babe Films in collaborazione con Rai Cinema e Palomar, sarà proiettato a Venezia il primo settembre e arriverà in sala dal 14 distribuito da Fandango.
Da set di una vicenda ambientata altrove a motore assoluto della scena.
È il caso di La nave dolce, il documentario di Daniele Vicari scritto con Antonella Gaeta, evento speciale fuori concorso a Venezia che sarà presentato il 2 settembre: il racconto della drammatica odissea dei ventimila albanesi a bordo della nave Vlora che l’8 agosto 1991 approdò nel porto di Bari, cambiando per sempre il volto della città e della Puglia intera. In questo caso, il ruolo di Apulia Film Commission va ben oltre il solito, l’opera è ideata e co-prodotta direttamente dalla fondazione regionale, insieme a Indigo Film e Rai Cinema. Il regista di Diaz e Il passato è una terra straniera «ha sfidato nuovamente i propri limiti di narratore» costruendo un mosaico a più voci scandito dalle immagini di repertorio e da testimonianze di chi visse in prima persona quei giorni. Altro primato per la Puglia a Venezia 69 è il primo progetto interamente sostenuto da una pubblica amministrazione che finisce in concorso al festival: si tratta del cortometraggio La sala del barese Alessio Giannone, alias Pinuccio, selezionato nella sezione «Orizzonti» (il suo giorno è il 7 settembre) e coprodotto dall’Agenzia per la lotta non repressiva del Comune di Bari e da Afc. Un pranzo di un matrimonio porta alla luce tutti i difetti e le ipocrisie della famiglia italiana, almeno secondo i detenuti della Casa Circondariale di Bari che per l’occasione sono diventati sceneggiatori del film breve, in seguito ad un laboratorio curato da Giannone. Nella nuova sezione Cinema Corsaro delle Giornate degli Autori vedremo, invece, Carmela, salvata dai filibustieri di Giovanni Maderna (girato a Taranto con l’assistenza di Afc) ispirato a Jolanda, la figlia del Corsaro Nerodi Emilio Salgari, uno spaccato curioso sulla vita dei pirati di oggi, i pescatori nella bella e controversa città di Taranto. Infine, nelle Venice Night’s ci sarà spazio anche per "NOZZE D'AGOSTO" di Andrea Parena, documentario ispirato al progetto molfettese MatriMovie, il film del matrimonio che approda in una sala di provincia trasformando il paese in una piccola Hollywood nuziale.
fonte:
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2012/29-agosto-2012/puglia-star-veneziacipri-vicari-protagonisti-festival-2111605667927.shtml
29.08.2012
Matrimoni da film: "Nozze d’agosto"
"Nozze d'agosto": Venezia presenta l'ultima produzione BabydocFilm, sul mondo dei film per matrimoni che in Puglia non conosce crisi.
Si conoscono in spiaggia, si danno appuntamento in campagna. Il primo bacio, le scorribande in Vespa. E’ tutto vero, si chiama: amore. Ma i due non sono soli. Fuori campo, li spiano le telecamere della troupe di Mauro, regista pirotecnico di film matrimoniali. E alle spalle di Mauro, altre telecamere: quelle dirette da Andrea Parena, che a sua volta filma l’uomo che filma il matrimonio. E’ il copione di “Nozze d’agosto”, documentario che la Mostra del Cinema di Venezia definisce “tenero e buffo”, presentandolo alle Giornate degli Autori, “Venice Days”.
Un tuffo al cuore, letteralmente: «Venezia ha apprezzato il nostro lavoro – dice Andrea – pur avendo ricevuto solo una copia provvisoria appena montata, in formato dvd, senza ancora neppure il mix audio e la correzione-colore. Hanno capito lo spirito del film, la sua intenzione: esplorare un mondo con ironia affettuosa, senza scadere nel facile folklore, nel trash dei matrimoni organizzati».
http://www.votaqui.com/News/matrimoni-da-film-“nozze-d’agosto”-alla-faccia-della-crisi/
29.08.2012
Venezia 2012, Nozze d’agosto: film-documentario regia di Andrea Parena
Nozze d’agosto, il documentario ispirato al progetto Matrimovie diretto da Andrea Parena parteciperà al Festival di Venezia 2012 durante le Giornate degli Autori - Venice Night. Il film è co-prodotto da Baby Doc Film con il sostegno di Piemonte Doc Film Fund.
A settembre del 2008 Roberto Pansini presenta con successo l’iniziativa MatriMovie che reinventa l’impiego delle sale cinematografiche dei piccoli centri, che si lanciano nella proiezione dei film dei matrimoni al cinema. Inseguito La Baby Doc Film, casa di produzione torinese, decide di realizzare un film-documentario su MatriMovie: il tuo matrimonio al cinema, e sui personaggi che gravitano attorno al mondo dell’organizzazione delle feste di matrimonio.
A Molfetta, nel film una città del sud che non ha nome, nel pieno dell’estate, si svolgono le giornate di un gruppo di professionisti delle feste di matrimonio. Tra gli altri c’è Mauro de Pinto, un regista specializzato in filmini di nozze, Max Pansini, un consumato dj, una vita sempre sulla strada, Nico Spadavecchia si occupa della musica dal vivo nei ricevimenti, Roby (Roberto Pansini) che ha creato in paese una “piccola Hollywood”, programmando nell’unico cinema (l’Odeon di Molfetta) i filmini di matrimonio.
http://www.ilcinemaitaliano.com/venezia-2012-nozze-dagosto-trailer-del-documentario-sul-matrimovie
28.08.2012
Matrimoni da film: “Nozze d’agosto”, alla faccia della crisi
Si danno appuntamento in campagna. Il primo bacio, le scorribande in Vespa. E’ tutto vero, si chiama: amore. Ma i due non sono soli. Fuori campo, li spiano le telecamere della troupe di Mauro, regista pirotecnico di film matrimoniali. E alle spalle di Mauro, altre telecamere: quelle dirette da Andrea Parena, che a sua volta filma l’uomo che filma il matrimonio.
E’ il copione di “Nozze d’agosto”, documentario che la Mostra del Cinema di Venezia definisce “tenero e buffo”, presentandolo alle Giornate degli Autori, “Venice Days”.
Un tuffo al cuore, letteralmente: «Venezia ha apprezzato il nostro lavoro – dice Andrea – pur avendo ricevuto solo una copia provvisoria appena montata, in formato dvd, senza ancora neppure il mix audio e la correzione-colore. Hanno capito lo spirito del film, la sua intenzione: esplorare un mondo con ironia affettuosa, senza scadere nel facile folklore, nel trash dei matrimoni organizzati».
Siamo in una cittadina del sud Italia, fragrante latitudine pugliese. Nel pieno dell’estate sbocciano sposalizi dal saporeantico, eppure i più richiesti sono loro: i nuovi professionisti del matrimonio in formato digitale. Filiera corta: Mauro de Pinto è il regista specializzato in filmini di nozze, mentre Max Pansini è un veterano della notte: una vita sulla strada, nei panni di un esperto dj. Poi c’è Nico Spadavecchia, che la musica la suona e la canta dal vivo, trascinando il suo gruppo fino al culmine notturno della festa. L’amore nuziale ricostruito, preparato, rievocato, celebrato e filmato da una piccola gang di factotum, pieni di talento per l’improvvisazione. E poi c’è Roby (Roberto Pansini), che ha creato in paese una “piccola Hollywood”, dove il glamour nuziale diventa pubblico e fa strage di applausi: nell’unico cinema, si proiettano i migliori filmini di matrimonio girati nel distretto mediterraneo dell’olio extravergine, delle orecchiette e degli imbattibili frutti di mare.
«Questo strano documentario è stato un vero salto nel buio, vicinissimo all’approccio della commedia», ammette Andrea Parena, classe ’77, formatosi al Dams di Torino e reduce da film-verità su temi scomodi come la tragedia della Thyssen e il documentario “Rata Nece Biti”, operazione-memoria (senza anestesia) sull’eredità della guerra civile in Bosnia: lavoro diretto da Daniele Gaglianone, premiato col David di Donatello. Co-fondatore nel 2007 della piccola casa di produzione BabydocFilm, insieme a Enrico Giovannone (montaggio) e Francesca Frigo(produzione e fotografia), Parena ha sviluppato un autentico sodalizio con Gaglianone: dal film “Pietro” prodotto con Gianluca Arcopinto all’ultimo lungometraggio del 2011, “Ruggine”, con Accorsi e Mastrandrea, Valeria Solarino e Filippo Timi, co-prodotto da Domenico Procacci per Fandango e montato nella “tana” torinese del rione Vanchiglia. E’ la base logistica diBabydoc, attualmente impegnata per l’ennesima missione: un documentario sulla valle di Susa alle prese col problema-Tav, sempre diretto da Gaglianone e co-prodotto dallo stesso Procacci.
No-Tav, Balcani, operai arrostiti nel rogo dell’acciaieria: e “che c’azzeccano” i matrimoni pugliesi? Anche quelli sono Italia, naturalmente. Più che mai: una fotografia del Sud scattata attraverso l’istituzione più eterna e irrinunciabile, anche al tempo della grande crisi. Nonostante Monti e la Fornero, ci si sposa ancora e non si bada a spese. Non c’è spread che tenga: sulla riviera adriatica, tra il Gargano e il Salento, il giorno delle nozze resta una cosa così seria da alimentare un’economia locale che mette alla prova tutti, sposini e parenti, addetti al cerimoniale e naturalmente anche loro, i professionisti del set, veri registi della festa.
Vite che si tengono insieme: «Mauro, il regista, si diverte un mondo coi futuri sposi, fa il buffone, li mette a loro agio». E’ fiction: devono ricostruire “l’anteprima”, cioè il primo incontro e poi il fidanzamento, fino alla vigilia del fatale “sì”. E attorno alla mini-troupe matrimoniale, i globetrotter della festa: dal giovane apprendista alla star locale della musica dal vivo. E poi Max, il richiestissimo dj: «E’ un lupo solitario ai confini del mondo», racconta Andrea. «Abbiamo condiviso chilometri, seguendo il suo vagare da una festa all’altra. Fa questo mestiere da vent’anni, c’è in lui una sorta di amarezza poetica, pienamente consapevole».
Tenero e buffo, per i giurati di Venezia, il film di Andrea e della sua giovane “famiglia” torinese in trasferta sul litorale delle Puglie. «Ci sono sfumature, sentimenti, caratteri». Emozioni parallele: quelle dei “professionisti di matrimoni”, a tu per tu con le trepidazioni dei loro giovani clienti, innamorati e autoironici quanto basta. «Il film lo abbiamo costruito insieme, diventando complici», ammette Andrea. «Ho conosciuto Roberto dopo aver visto il sito di “Matrimovie” su Internet. Mi aveva colpito la sua idea di proiettare dentro i cinema di paese i filmini di matrimonio, così ho deciso di conoscerlo e sono andato a Molfetta, dove ho incontrato tutto il suo entourage di professionisti delle feste di nozze. Mi è subito sembrato un mondo molto interessante e abbastanza distante dal mio da farmi venire il desiderio di buttarmici dentro e raccontarlo».
Si poteva costruire un film sull’enorme business del matrimonio, sul dispendio di denaro in tempi di crisi, sull’indebitamento degli italiani a causa delle nozze. E invece, niente pregiudizi: «Il nostro è il racconto dell’incontro tra chi filma e chi viene filmato».
Due realtà, due immaginari: «Da una parte noi della troupe con la nostra attrezzatura e la ricerca quotidiana di soggetti e luoghi da riprendere, e dall’altra loro, i “professionisti” del matrimonio, collaudatissimi nel recitare la loro parte dentro un grande spettacolo popolare». La camera, quasi sempre su cavalletto, costruisce quadri della quotidianità dei personaggi: il romantico filmino matrimoniale dentro una cava che sembra il set di un film western si trasforma in qualcosa di straniante. Rituali che girano in circolo, come la giostra dei cavalli la cui musica diventa la colonna sonora del film. Le giornate passano scandendo il tempo di ognuno, un lavoro costruito intorno a riti che si ripetono. La notte li coglie a chiacchierare al solito bar. Alla fine dell’estate, la festa di Santa Maria dei Martiri, con le barche che portano la Madonna in mare, fa calare il sipario anche sull’ultima stagione. Amore mediterraneo, umanità e amicizia made in Italy. E vissero felici e contenti, alla faccia della stramaledetta crisi.
fonte: http://www.libreidee.org
28.08.2012
Un pezzo di Molfetta al Festival di Venezia
servizio su RAI 3 TG Regione Puglia
"NOZZE D'AGOSTO" un film di Andrea Parena
da Molfetta a Venezia al Festival del cinema
http://www.youtube.com/watch?v=qTXmQm48Sdw&feature=share&list=UUCafsctah5mX2QOfNRFvkww
28.08.2012
Nozze d'agosto: Molfetta al Festival di Venezia
Un po’ di Molfetta sarà presente al Festival di Venezia.
Stiamo parlano del film-documentario “Nozze d’agosto”, con la regia di Andrea Parena, fotografia: Francesca Frigo; suono: MyBossWas; montaggio: Enrico Giovannone; fonico: Alessandro Baltera; assistente di produzione: Sara Calandrelli.
Il film, prodotto dalla BabyDoc Film di Torino con il sostegno di Piemonte Doc Film Fund; è stato girato nella nostra città e sarà proiettato, in prima visione mondiale al Festival di Venezia, in occasione della nona edizione delle Giornate degli Autori –nella sezione Venice Nights, nella Sala Casa degli Autori: La Pagoda, giovedì 30 agosto 2012, ore 21:45, alla presenza dei protagonisti e del team della BabyDoc.
Nel film vengono narrate le giornate di un gruppo di professionisti delle feste di matrimonio in di una cittadina del sud Italia, nel pieno dell’estate: Mauro de Pinto è un regista specializzato in filmini di nozze, Max Pansini è un esperto deejay & vocalist, una vita sempre sulla strada, Nico Spadavecchia è un musicista e cantante dal vivo, Roby [Roberto Pansini] ha creato in paese una “piccola Hollywood”, programmando nell'unico cinema i filmini di matrimonio.
Le giornate passano scandendo il tempo di ognuno, il lavoro intorno ai riti che si ripetono. La notte li coglie a chiacchierare al solito bar. Alla fine dell’estate, in un luogo dove la tradizione si unisce alla televisione e antichi riti alle nuove musiche alla moda, la festa patronale della Madonna dei Martiri, con le barche che portano la Madonna in mare, fa calare il sipario anche su questa stagione.
http://www.laltramolfetta.it/content_/news_zoom.asp?id_news=10177
23.08.2012
Matrimovie al Festival di Venezia con il film sulle «Nozze d’Agosto». La proiezione il 30 agosto 2012
Pansini: «Sono raccontate le giornate di un gruppo di professionisti delle feste di matrimonio»
La produzione del film è della «Baby Doc Film» di Torino ed è stato realizzato grazie al sostegno di «Piemonte Doc Film Fund». «”Nozze d’agosto” è un viaggio nel dietro le quinte dei matrimoni e che ora ha una tappa molto speciale: Veenzia», conclude Pansini.
16.08.2012
Venezia 69: Nozze d'agosto: ecco il trailer e la sinossi
Film di Andrea Parena, "Nozze d'Agosto", che sarà presentato alle giornate degli autori.
Un'esperimento interessante, MatriMovie:il tuo matrimono al cinema idea di Roberto Pansini, che siamo curiosi - ci racconta il regista Andrea Parena - di vedere come verrà accolto a Venezia.
Sinossi: A Molfetta, nel pieno dell’estate, si svolgono le giornate di un gruppo di professionisti delle feste di matrimonio. Tra gli altri c’è Mauro de Pinto, un regista specializzato in filmini di nozze, Max Pansini, un consumato dj, una vita sempre sulla strada, e Roby [Roberto Pansini] che ha creato in paese una “piccola Hollywood”, programmando nell’unico cinema (l’Odeon) i filmini dei matrimoni.
http://www.supergacinema.it/festival/venezia/venezia-2012/8307-venezia-69-nozze-d-agosto-ecco-il-trailer.html
13.08.2012
"Nozze d.Agosto": da Molfetta al Lido di Venezia
Da Molfetta a Venezia. Si intitola: "Nozze d'Agosto" il film di Andrea Parena, ispirato a "MatriMovie", presente nella sezione Venice Night's alle Giornate degli Autori 2012, di scena a Venezia dal 30 agosto all'8 settembre 2012.
La produzione del film è della Baby Doc Film con il sostegno di Piemonte Doc Film Fund.
A settembre del 2008, Roberto Pansini presenta "MatriMovie", iniziativa che reinventa l'impiego delle sale cinematografiche di paese, che si lanciano nella proiezione dei film dei matrimoni al cinema e l'idea funziona.
La Baby Doc Film, casa di produzione torinese, decide di realizzare film-documentario su MatriMovie: il tuo matrimonio al cinema, e sui personaggi che gravitano attorno al mondo dell'organizzazione delle feste di matrimonio. Ora quel film, un gradevolissimo viaggio nel dietro le quinte dei personaggi che vivono nel mondo dell'organizzazione dei matrimoni, girato quasi interamente a Molfetta, è alle Giornate degli Autori a Venezia.
09.08.2012
Dall'Odeon a Venezia diventano un FILm i matrimoni al cinema
MatriMovie sbarca in Lagina sarà alle giornate degli autori
Da Molfetta a Venezia Dal cinema Odeon alle Giornate degli Autori.
Era cominciato tutto, per gioco, a settembre del 2008. Roberto Pansini presenta MatriMovie, iniziativa che reinventa l’impiego delle sale cinematografiche di paese, che si lanciano nella proiezione dei film dei matrimoni al cinema. L’idea funziona. La stampa di tutto il mondo ne parla. La Baby Doc Film, casa di produzione torinese, decide di realizzare film-documentario su MatriMovie e sui personaggi che gravitano attorno al mondo dell’organizzazione delle feste di matrimonio. Ora quel film, un gradevolissimo viaggio nel dietro le quinte dei personaggi che vivono nel mondo dell’organizzazione dei matrimoni, girato quasi interamente a Molfetta, è alle Giornate degli Autori a Venezia. E nel film Roberto Pansini interpreta se stesso, senza copione, ed è così per tutti gli altri “attori”, ciascuno interpreta se stesso.
Si intitola “Nozze d’Agosto”. E’ stato voluto e realizzato da Andrea Parena, che ne cura la regia. Sarà presente nella sezione Venice Night’s alle Giornate degli Autori 2012, di scena a Venezia dal 30 agosto all’8 settembre prossimi.
Promosse dalle Associazioni Italiane degli Autori Cinematografici ANAC e 100Autori, le Giornate degli Autori sono la rassegna più indipendente presente alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. La produzione del film è della Baby Doc Film con il sostegno di Piemonte Doc Film Fund.
A Molfetta, nel film una città del sud che non ha nome, nel pieno dell'estate, si svolgono le giornate di un gruppo di professionisti delle feste di matrimonio.
Tra gli altri c’è Mauro de Pinto, un regista specializzato in filmini di nozze, Max Pansini, un consumato dj, una vita sempre sulla strada, Roby (Roberto Pansini) che ha creato in paese una "piccola Hollywood", programmando nell'unico cinema (l’Odeon di Molfetta) i filmini di matrimonio. «Dal punto di vista visivo – spiega Parena - la scelta è stata quella di identificare un linguaggio unitario nel corso di tutta la narrazione. La camera, quasi sempre su cavalletto, costruisce quadri della quotidianità dei personaggi. A volte più ampi, come le riprese di un romantico filmino matrimoniale, dentro una cava che sembra il set di un film western, oppure stranianti, come il lavaggio della prima auto alla benedizione di un autolavaggio, altre volte minimi e quotidiani, come il montaggio di una consolle da dj dentro una grande sala ricevimenti vuota. Sempre, almeno nelle intenzioni, brani di racconto conclusi e coerenti con l'architettura generale, in cui si è cercato, anche quando si seguivano delle derive o delle tracce secondarie, di offrire sempre la medesima dignità di sguardo a ciò che succedeva vicino a noi».
articolo apparso su La Gazzetta del Mezzogiorno